Ventilazione meccanica controllata, guida completa 2024
Ambiente più salubre,
risparmio energetico,
ricircolo di aria pulita.
Ventilazione meccanica controllata
L’aumento dell’inquinamento atmosferico è argomento noto e chiacchierato, meno noto e più insidioso per la salute delle famiglie è l’insalubrità dell’aria di casa. Per fortuna esistono rimedi che consentono di tutelare la qualità dell’aria indoor negli edifici, uno di questi è la ventilazione meccanica controllata.
Il miglioramento dei materiali edili, l’installazione di cappotti esterni e l’abbattimento di ponti termici ha portato alla costruzione di abitazioni performanti dal punto di vista della resa energetica, ma anche stagne e sigillate. Questo grava sulla qualità dell’aria interna di casa.
Sai già cos’è la ventilazione meccanica controllata e a cosa serve?
Se sei alla ricerca di informazioni sull’impianto di ventilazione meccanica controllata per capirne il funzionamento, le tipologie, l’installazione e i costi, stai leggendo la pagina giusta.
Lo sapevi ad esempio che l’applicazione dell’impianto vmc in ambito residenziale è favorita dal nuovo quadro normativo in tema di certificazione energetica?
Informarti sul miglior sistema di ventilazione per il ricircolo di aria forzata, e orientarti tra le diverse soluzioni in mercato, è qualcosa che puoi affrontare grazie ai consigli di un esperto di aria pulita indoor.
Scoprirai leggendo questa guida sulla ventilazione meccanica controllata che il sistema a flussi incrociati con recupero di calore predisposto in una casa termicamente ben isolata, aiuta ad abbattere fortemente i costi in bolletta.
Funzionamento
Come funziona la ventilazione meccanica controllata
La vmc è definita come “il processo di immissione e/o estrazione d’aria e/o verso un ambiente confinato con lo scopo di controllare i livelli di inquinante, l’umidità o la temperatura” (ASHRAE 62.1-2020).
Contestualizzato in ambito residenziale, l’impianto di ventilazione meccanica controllata è quel sistema dedicato al ricambio d’aria continuo che fornisce nuova aria pulita.
Un ventilatore con recupero di calore a ridotto consumo elettrico immette costantemente nuova aria in casa, prendendola dall’esterno e filtrandola, e rimuovendo pollini e inquinanti. Passato lo scambiatore di calore, la nuova aria pulita viene distribuita su tutta l’abitazione tramite canalizzazioni ed immessa per mezzo delle bocchette.
L’immissione di aria fresca si dispone solitamente in ambienti della casa dove l’uomo svolge attività come il soggiornare e il dormire, nelle camere da letto. In queste stanze i principali inquinanti dell’aria sono CO2 e vapore acqueo in concentrazioni standard.
L’estrazione dell’aria esausta ed insalubre avviene nei locali in cui le attività svolte dall’utenza (cucinare, lavarsi, lavare i panni) comportano una maggiore produzione di vapor acqueo, CO2, odori. Sono le cucine e i bagni (“Teoria e tecnica della ventilazione”, Raisa-Schiavon-Zecchin, ed. Delfino 2010).
L’aria estratta passando lo scambiatore di calore cede la sua temperatura prima di essere espulsa all’esterno, in questo modo l’aria nuova e sana che entra, guadagna calore.
Le alte rese che i recuperatori di calore raggiungono contribuiscono al contenimento delle spese per mantenere riscaldata la casa ed abbattono il costo in bolletta. Il sistema provvede a fornire una ventilazione bilanciata e continua a ridotto consumo con alto recupero energetico (prossimo al 90%), scongiurando l’apertura delle finestre o l’uso di piccoli estrattori, poco efficienti.
Grazie alla vmc si migliora la qualità dell’aria indoor con il minor spreco di energia. In sintesi, è il miglior sistema di ventilazione forzata gestito in flussi, temperature e umidità.
Tipologie di vmc
Tipologie di ventilazione meccanica controllata
I sistemi di ventilazione d’aria per le abitazioni sono suddivisibili in due grandi macro-categorie, di tipo decentralizzati e centralizzati.
Non c’è una tipologia migliore dell’altra in assoluto, la scelta varia di caso in caso a seconda che si ragioni su una installazione in cantiere piuttosto che in una casa già realizzata. In linea di massima, il sistema più conveniente adotta lo scambiatore di calore.
Se ancora le differenze tra le diverse tipologie non ti devi preoccupare, te le spieghiamo noi. Vediamo insieme.
Vmc decentralizzata
Il sistema di ventilazione meccanica decentralizzata, detto anche vmc puntuale, si sceglie per installazioni su edifici già esistenti, e in genere su spazi ristretti dove non è possibile realizzare una vera e propria rete aeraulica.
Questa tipologia di impianto di ricircolo d’aria lavora localmente per singole stanze.
L’aria viene o immessa o estratta, e a seconda che la ventilazione lavori in immissione o in estrazione, si trova l’unità di tipo statico più consona: unità ventilanti da parete, applicazioni su cassonetti degli avvolgibili, o telai su serramenti.
E’ il caso di interventi su edifici condominiali, di abitazioni a più piani, uffici e negozi medio-piccoli, dove sono applicati dispositivi a portata costante (Raisa-Schiavon-Zecchin), e più in generale, su edifici già realizzati.
Vmc puntuale per appartamenti già esistenti
Nell’atto di ri-valorizzazione di strutture abitative esistenti si può incorrere nel rischio di compromettere la qualità dell’aria indoor.
I problemi di innalzamento di umidità e di comparsa delle muffe sulle pareti perimetrali di una casa che ha goduto di un intervento di riqualificazione energetica, sono dietro l’angolo. Le installazioni di cappotto termico esterno e di serramenti ed infissi ad alto isolamento termico e acustico vanno compensate con un adeguato ricircolo d’aria.
Quando si entra in una casa ristrutturata con intervento di recupero energetico a cantiere già concluso, è di fondamentale importanza installare un sistema di ventilazione puntuale, che garantisce il ricambio d’aria idoneo per ripristinare il giusto grado di umidità.
Approfondimento: Focus vmc decentralizzata: come funziona e i migliori dispositivi
Dove installare i sistemi di vmc decentralizzata?
- in una stanza di una casa già abitata;
- in un monolocale;
- in condominio;
- in ufficio.
Schema esemplificativo sistema vmc decentralizzata. I recuperatori lavorano su singola stanza.
Alcuni dei vantaggi della vmc decentralizzata:
- poco invasiva;
- basso costo di investimento;
- minimo costo d’esercizio;
- facilità di posa in opera senza grossi interventi: non servono canalizzazioni poiché è sufficiente un solo foro in parete perimetrale.
Di contro, il recupero energetico è scarso e spesso si richiede un apporto di portata d’aria ulteriore per il raggiungimento del livello ottimale di temperatura e umidità relativa. Le unità vmc puntuali non contribuiscono all’efficienza energetica con la stessa resa che hanno sistemi di ventilazione con recupero di calore.
Approfondimento: Pro e contro della vmc decentralizzata
Vmc centralizzata
L’impianto vmc centralizzato a rete aeraulica pienamente sviluppata è il sistema di ventilazione che si ha massima convenienza di installare quando si sta costruendo un nuovo edificio, o lo si sta ristrutturando di sana pianta.
Insomma, se con le opere edili parti da zero e puoi lavorare senza problemi realizzando le tracce degli impianti a massetto e a parete, allora la vmc a doppio flusso è quello che fa per te.
Perché si parla proprio di doppio flusso?
La vmc centralizzata lavora sull’immissione ed estrazione bilanciata dell’aria, che viaggia su canalizzazioni indipendenti: una linea dedicata alla mandata di aria nuova, e l’altra destinata alla ripresa dell’aria esausta ed insalubre, prelevata da bagni e cucine.
La vmc a doppio flusso con flussi incrociati gestisce il ricircolo d’aria di tutte le stanze dell’abitazione con una sola macchina.
Approfondimento: Funzionamento e caratteristiche di un impianto di vmc centralizzata a doppio flusso
I vantaggi della vmc centralizzata:
- il ricambio d’aria è continuo ed avviene in tutta la casa;
- si assicura la costanza di clima salubre e sano negli ambienti domestici;
- uniformità e bilanciamento per l’equivalenza delle portate di immissione e di estrazione, scongiurando di mettere in pressione o depressione zone della casa;
- il raggiungimento delle portate d’aria in grado di soddisfare le condizioni ideali di temperatura e umidità.
- unica macchina da manutentare;
- alta resa energetica;
- bassi consumi elettrici;
- silenziosità;
- personalizzazione delle bocchette di ventilazione e relativi diffusori.
Approfondimento: Quando è più conveniente scegliere la vmc centralizzata
Gli svantaggi invece sono connessi al maggior assorbimento elettrico, al maggior costo d’investimento iniziale, e ai tempi più lunghi di lavoro in cantiere per via della creazione delle tracce per alloggio dei dei canali e tubazioni della doppia linea di mandata e ripresa dell’aria.
L’impianto vmc centralizzato può essere integrato con impianti di condizionamento, in accoppiamento a pompe di calore tipo VRV/VRF.
La vmc, il cui scopo primario è il trattamento d’aria, può contribuire a migliorare il bilancio energetico globale in affiancamento a macchine di condizionamento per la movimentazione dell’aria con funzioni di raffrescamento/riscaldamento in pompa di calore.
Il recuperatore di calore nella vmc centralizzata
La tipologia di impianto vmc a doppio flusso trova il massimo della sua efficienza quando abbinato a un recuperatore di calore, cioè una macchina che consente di preriscaldare l’aria nuova in immissione assorbendo il calore dall’aria in espulsione.
Ecco come funziona uno scambiatore di calore a flussi incrociati: recupera l’energia contenuta nell’aria estratta dalla casa e la dece all’aria immessa dall’esterno. E’ così che si riducono i consumi energetici dell’edificio.
La tecnologia attuale degli scambiatori di calore è in grado anche di recuperare il calore latente.
Come scegliere il migliore recuperatore di calore?
Se ti stai chiedendo quale recuperatore di calore scegliere per l’impianto vmc, devi sapere che la scelta della centrale di ventilazione si basa sui parametri:
- latitudine e clima;
- superficie della casa;
- portata d’aria.
In riferimento al parametro superficie, la procedura per l’identificazione della giusta macchina ventilante prevede il calcolo delle perdite di carico nei condotti utilizzati per la distribuzione e della ripresa dell’aria, si confronta le curve caratteristiche di portata e prevalenza della macchina identificata, e si verifica che il punto di lavoro sia al di sotto della curva caratteristica, per garantire le portate e la prevalenza di progetto (Rehau.com).
Per approfondire: Recuperatori di calore per vmc centralizzata: quale scegliere
Vantaggi
Vantaggi della ventilazione meccanica controllata
Se ti stai chiedendo perché sia conveniente installare un impianto di ventilazione meccanica controllata a casa tua, troverai nelle prossime righe una carrellata di buoni motivi.
L’obiettivo di ridurre gli sprechi energetici ha portato a costruire case ermetiche, isolate con cappotto termico esterno, tetto coibentato e con serramenti di nuova generazione.
La ventilazione forzata è indispensabile per ricircolare aria fresca senza disperdere il vantaggio della resa energetica. Aerare la casa aprendo le finestre sarebbe il miglior modo di vanificare l’efficienza acquisita.
Tra i principali vantaggi della ventilazione meccanica controllata:
- controlla la formazione di umidità, contrastando la formazione di muffe;
- controlla la quantità di aria immessa, regolarizzando il flusso con ventilazione costante scongiurando così il fenomeno della Sindrome da edificio malato;
- mantiene la resa energetica dell’edificio, soprattutto quando l’impianto vmc installa un recuperatore di calore. Con i migliori recuperatori di calore si arriva ad un recupero con resa prossima al 95%;
- è silenzioso e ideale per il mantenimento di un ideale comfort acustico interno;
- semplifica la gestione del ricircolo d’aria anche quando sei fuori casa, potendo avviare e spegnere l’impianto da una comoda APP per smartphone.
Benefici per il benessere e la salute delle persone
La gestione del ricambio d’aria centralizzato svincola dall’impegno di dover aprire le finestre per far circolare nuova aria in casa alla mattina o a fine giornata. E’ anche un toccasana per la salute delle persone.
Approfondimento: Inquinamento domestico: le sostanze responsabili dell’aria insalubre
Puntare solo sul movimento d’aria dei comuni ventilatori, o del condizionamento in estate, sarebbe sbagliato perché questi sistemi smuovono con l’aria e rimettono in sospensione particelle di polvere, senza filtrare.
La salubrità dell’aria di casa è un aspetto di fondamentale importanza, infatti grazie alla vmc:
- si controlla la qualità dell’aria, poiché l’aria in immissione viene prima filtrata, limitando l’ingresso di allergeni e migliorando la vita di chi soffre di allergie;
- si elimina la presenza di inquinanti interni all’abitazione, come i VOC (composti organici volatili) emessi sia da prodotti di consumo che dall’arredamento (evidentemente scadente);
- si elimina la presenza di muffe;
- si mantiene un clima interno sano, confortevole e in temperatura ideale;
- si eliminano i cattivi odori.
La vmc aiuta a migliorare la salute portando sollievo alla parte respiratoria e della cute, e anche a livello immunologico specialmente nelle persone esposte ad asma e malattie sintomatiche allergiche. Ancora, debella le muffe e smaltisce acari e pollini.
Approfondimento: Le migliori strategie per purificare l’aria di casa
Pentirsi di non aver installato il sistema vmc a conclusione dei lavori è non è una cosa poi così rara, per questo ti consigliamo di valutare sempre in fase di costruzione di una nuova casa, l’installazione della predisposizione del sistema di ventilazione meccanica, ed eventualmente anche dell’aspirazione centralizzata.
La VMC ai tempi del Coronavirus
Igienizzare le superfici infatti non è sufficiente a proteggerci dal virus quando questo si trova nell’aria che ci circonda.
Secondo un articolo del Corriere della Sera infatti la ventilazione forzata sarebbe un modo molto efficace per limitare il contagio da Coronavirus qualora ci trovassimo in un ambiente infetto o in presenza di un positivo.
Il professor Alessandro Miani (presidente del SIMA, Società italiana di Medicina Ambientale) commenta:
«Il ricambio d’aria negli ambienti anche attraverso l’attivazione di sistemi scientificamente validati di aerazione, purificazione e ventilazione meccanica controllata, si rivela fondamentale nella diluizione del virus e nel suo trasferimento, per quanto possibile, all’esterno […] riducendo significativamente la concentrazione del patogeno in aria.».
La vmc risulta essere attualmente uno dei metodi più efficaci per combattere la minaccia covid-19, grazie anche alla possibilità di implementare all’interno dei suoi condotti degli appositi dispositivi di sanificazione dell’aria, in grado di eliminare completamente virus e batteri dall’aria indoor tramite ionizzazione dell’aria.
Potrebbe interessarti anche: Sanificazione dell’aria: cos’è, come funziona e quali sono i migliori dispositivi
Predisposizione
Dimensionamento di un impianto vmc
La situazione ideale quando si commissiona la realizzazione di un impianto di aerazione forzata è quella del committente consapevole che comunica con dettaglio le proprie esigenze.
Ci auguriamo che con la lettura di questo topic di approfondimento tu potrai rivolgerti al tuo impresario o installatore di fiducia con tutte le informazioni fondamentali di cui hai bisogno, se così non fosse puoi contattarci subito.
In Italia non è ancora in vigore una legge che regolamenta la ventilazione meccanica ad uso civile e terziario all’interno degli edifici. Tuttavia esistono delle normative, di natura tecnica, che sono diventate con il tempo il riferimento dei progettisti quando lavorano al dimensionamento di un impianto di ventilazione.
Una delle normative di riferimento è la UNI 10339 che stabilisce una portata di rinnovo di 40 m³/h a persona. Con l’esperienza si è arrivati a considerare il volume d’aria entrante ottimale a 0,5 volumi/h, riferiti al volume alloggio, per garantire la piena salubrità degli inquilini. Il valore minimo di dimensionamento in ogni caso è di 0,3 volumi/h.
Il calcolo che esegue il progettista per dimensionare un impianto vmc è il seguente:
- considera la superficie dell’edificio;
- moltiplica per 2,7 (altezza media dei soffitti delle abitazioni);
- divide per 2 per garantire 0,5 volumi di ricambio/ora.
Segue un esempio per un’abitazione di 120 mq e altezza del soffitto standard di 2,70 m:
Portata aria immessa: 120 mq x 2,7 m = 324 mc x 0,5 = 162 mc/h
Installazione di un impianto vmc
L’installazione della ventilazione meccanica controllata in casa è diversa a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Semplificando, potremmo dire che si distingue in base al tipo di impianto che si sceglie: puntuale o centralizzato.
Installare un sistema vmc puntuale è semplice: si esegue un foro nella parete perimetrale della stanza, o delle stanze, nelle quali si vuole creare il ricambio d’aria, e si installa il recuperatore puntuale. Il grosso del lavoro si basa sulla scelta della macchina in base alle funzioni e caratteristiche tecniche.
L’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata centralizzata che copre tutta la casa è invece più impegnativo, perché richiede:
- conoscenza della struttura della casa e sua classificazione energetica;
- considerazioni sulla locazione e disposizione dell’immobile;
- stabilire subito gli obiettivi: solo trattamento dell’aria o anche recupero energetico, e se sì di che tipo?;
- stabilire il tipo di tubazioni da utilizzare (tonde o ovali, rigide o flessibili?);
- scelta della macchina ventilante più idonea;
- scelta delle bocchette e griglie di diffusione.
Le competenze richieste per la posa di un sistema vmc residenziale spaziano dalla realizzazione delle opere murarie per la realizzazione dei passaggi delle tubazioni nelle mura interne (o cartongessi) e sulle mura perimetrali per passaggi di ingresso e sfiato d’aria del recuperatore, a competenze idrauliche per il collegamento dello scarico della condensa del recuperatore.
Ancora, da conoscenze elettriche per il collegamento elettrico della macchina, a quelle informatiche per avvio e settaggio della macchina ed eventuale interfacciamento con dispositivi di controllo quali smartphone e tablet.
Come intuisci entrano in gioco vari aspetti nella installazione di un sistema vmc.
Non sto dicendo che non potrai realizzare da solo posa e installazione del tuo sistema di ventilazione fai da te. Se infatti hai doti manuali come un muratore, conosci i principi idraulici e sai muoverti bene in cantiere, così come saprebbe fare un canalista, ti puoi di certo arrangiare da solo.
Se invece sei un privato che intende delegare l’installazione, sappi che affidare la realizzazione del tuo impianto vmc a uno specialista è la scelta migliore.
Lo specialista installatore si muoverà a suo agio nel cantiere potendo sopperire ad ogni mancanza imprevista nella posa delle tubazioni, o problematiche eventuali di compatibilità tra componenti, senza creare disagi.
Questo non nega per te la possibilità di farti fare un preventivo di materiale da un fornitore sul web o di acquistare online il materiale e fartelo poi posare da un vero professionista.
Impianto vmc centralizzato: posizionamento delle bocchette
La dislocazione delle prese d’aria è un aspetto di cui si occupano il progettista ed il tecnico specializzato in impiantistica e qualità di aria indoor negli edifici.
Durante la progettazione degli impianti di ventilazione meccanica si considera di:
- fare l’estrazione dell’aria in corrispondenza di cucina e bagni, per evitare che gli odori si propaghino per la casa;
- immettere aria nei locali di soggiorno, camera da letto ed eventuali stanze adibite a studio e lavoro;
- bilanciare la quantità di aria immessa con quella estratta, in modo da evitare zone di sovrapressione o depressione.
Il posizionamento della presa d’aria esterna deve essere pensato in modo da evitare zone di aria inquinata (gas di scappamento, odori..). La presa per il pescaggio dell’aria esterna deve essere posizionata almeno a 2,5 metri a partire dal suolo, ed evitare presenza di vegetazione e alberi con folta chioma.
L’espulsione dell’aria viziata deve possibilmente evitare cortocircuiti con l’aria che viene pescata e poi immessa.
Riguardo al posizionamento delle bocchette ventilanti all’interno della casa ci sono diverse scuole di pensiero. Un’idea consolidata da molti progettisti e installatori è il posizionamento delle bocchette di immissione in basso, vicino al pavimento, e quelle di estrazione in alto, a parete e sopra le porte.
In questo modo, si simula un lavaggio dell’aria: l’aria che entra si scalda, ed essendo più leggera sale, portando con sé parte degli inquinanti come anidride carbonica e VOC.
Secondo IRSAP, storica azienda nel campo della ventilazione, “l’esperienza e le misure effettuate hanno dimostrato che la posizione delle bocchette d’immissione dell’aria fresca nei locali di soggiorno e nelle camere da letto gioca un ruolo secondario. Esse possono perciò trovarsi nel soffitto o a parete.”
Una buona regola di progettazione è evitare che il getto dell’aria in immissione non colpisca direttamente le persone nelle zone di stazionamento, per non creare disturbo.
Costo vmc
Prezzi di un impianto vmc
Quanto costa un impianto vmc? Ha un prezzo sostenibile a cui si può guardare con buon occhio, o ha invece cifre spropositate?
Calcolare il costo di un impianto di ventilazione meccanica controllata è un’operazione che considera una serie di fattori quali superficie dell’abitazione, volumetria delle stanze, numero di persone in casa…
E’ chiaro che l’impianto vmc ha prezzi diversi a seconda dell’immobile nel quale trova impiego. Il miglior preventivo è sempre quello che viene calato su esigenze ad hoc, partendo dalla piantina dell’abitazione.
Online puoi trovare alcuni riferimenti di prezzi parametrati per superficie dell’abitazione, tuttavia il nostro consiglio è quello di non fermarti a qualche numeretto esemplificativo.
I costi della ventilazione meccanica controllata sono inizialmente significativi per una famiglia, ma si ripagano nel tempo. Aumentando la classificazione energetica dell’immobile, aumenta anche il suo valore; si abbattono i costi di riscaldamento e raffrescamento; si tutela la salute degli inquilini.
Detrazioni fiscali vmc
Quello che devi sapere è che se intendi installare una macchina per la vmc con recupero di calore, è possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 50% anche nell’anno 2024, avendo mantenuto i benefici fiscali per l’efficienza energetica degli edifici all’interno della Legge di Bilancio.
In condizioni particolari, per impianti articolati, gli impianti vmc possono rientrare anche nelle detrazioni 65%. Puoi informarti presso un progettista sui titoli che devi possedere per rientrare su questo particolare filone.
I casi in cui è ammessa la detrazione fiscale sono quelli di ristrutturazione edilizia, interventi di restauro conservativo, interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici residenziali, e più in generale opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La detrazione viene scaglionata in dieci quote annuali d’importo uguale, nello stesso anno in cui è sostenuta la spesa, e anche in quelli successivi. Attenzione: non può beneficiare della detrazione l’inquilino ma il proprietario (titolare) dell’unità abitativa oggetto d’intervento.
Abbiamo scritto un articolo di approfondimento sul funzionamento dell’ormai passato Superbonus 110, specificando chi ne poteva beneficiare, a che condizioni e quali tipi di intervento, e impianti, da esso contemplati.
Per approfondire: Superbonus 110% e vmc: integrare la ventilazione forzata come ‘intervento trainato’
Se hai in progetto la ristrutturazione della tua casa, approfitta delle detrazioni fiscali per l’installazione della ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, sistema che contribuisce all’efficienza energetica, al benessere tuo e della tua famiglia, e ad aumentare il valore dell’immobile.
BOCCHETTE VMC DISAPPAIR
Disappair, bocchetta vmc estetica e funzionale
Disappair è una bocchetta vmc per aerazione dei locali che può essere impiegata sia in immissione che in estrazione di aria dalle stanze di casa o in ufficio.
Non solo scatola e griglia di ventilazione per il classico ricircolo d’aria forzata: Disappair è stata pensata per incontrare il gusto estetico e arricchire il design di casa.
Nella variante 503 aggancia le placche delle serie di interruttori elettrici più diffusi in mercato quali Vimar, Gewiss, ABB, AVE, Legrand e Bticino, persino nell’ultima variante della serie Living NOW.
Disappair è una bocchetta di ventilazione unica nel suo genere:
- valorizza l’immobile grazie al design;
- versionabile in variante 503 per aggancio placche elettriche e 1006 con griglia forata per il doppio della portata d’aria;
- rispetta i parametri di portata d’aria previsti dalla normativa;
- ideale per realizzare impianti di vmc con sistema “punto-punto” per micro-ventilazione;
- facile da installare;
- silenziosa.
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