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Riqualificazione energetica di una vecchia casa: come muoversi

Riqualificazione energetica di vecchia casa, come fare

Vuoi restaurare casa per ottenere il maggiore risparmio energetico possibile?

Riqualificare un vecchio edificio dal punto di vista energetico è un bell’impegno sia si energie sia economico, ma il ritorno in termini di risparmio di costi, incremento di benessere e comfort di vita ripaga lo sforzo, se sai bene cosa fare. Ecco quindi tutte le dritte per te.

In questa guida troverai le principali soluzioni da adottare se vuoi rendere la tua casa al top per quanto riguarda isolamento, risparmio energetico, aria pulita e benessere.

Come costruire delle pareti isolate per una casa a zero spifferi e zero rumori

Per ottenere delle pareti perfettamente isolate dalle dispersioni provenienti dalla trasmissione del calore e dalle infiltrazioni d’aria (spifferi), e di conseguenza anche dai rumori, la tecnica più diffusa è quella dell’isolamento a cappotto esterno tradizionale.

In alternativa, esiste anche l’isolamento tramite facciate ventilate, tramite il quale si ottiene una ventilazione in facciata utile per smaltire il calore estivo in caso di pareti leggere.

Una casa a basso consumo deve essere dotata anche di serramenti altamente performanti.

Ecco una panoramica su tutte e tre queste soluzioni.

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Isolamento a cappotto

Isolamento casa con cappotto esterno

Isomamento con cappotto esterno. Credits image Bresciatoday.it

L’isolamento a cappotto, detto anche cappotto termico, è una tecnica di isolamento termoacustico degli edifici molto diffusa.

Si realizza tramite l’applicazione dei pannelli isolanti su una delle due facciate della parete, interna o esterna.

I materiali per realizzare il “cappotto” sono di vari tipi, da quelli più tradizionali ed economici, come il polistirene espanso e il poliuretano, alle novità green, come sughero e fibra di legno, ecologici ma più costosi.

La tecnica di cappotto termico più conosciuta e diffusa è quella realizzata all’esterno. In pratica si tratta di rivestire tutta la superficie esterna della casa o del condominio con pannelli isolanti.

Il cappotto interno è poco diffuso, diciamo che è vantaggioso solamente se vivi in condominio e i tuoi condomìni non vogliono assolutamente sobbarcarsi la spesa del cappotto esterno. E’ più economico, in quanto per rivestire di “cappotto” le pareti interne di casa non vi sono i costi dei ponteggi e può essere realizzato anche da un solo condomino.

Ma ha molti svantaggi:

  • di fatto riduce la superficie interna;
  • durante i lavori, devi lasciare l’immobile o almeno la stanza in cui lavorano, e devi togliere tutti i mobili, come per le pitture;
  • è meno efficiente, perché non consente alla muratura di accumulare calore e genera ponti termici a livello dei solai;
  • richiede interventi sugli impianti, in particolare quello elettrico, con le prese che devono essere riportate in superficie.

Leggi anche: Stai per ristrutturare casa? Ecco i passi per fare una buona ristrutturazione

Facciate ventilate

Una soluzione meno conosciuta rispetto ai sistemi a cappotto è le parete ventilata, un sistema multistrato che permette di installare a secco degli elementi di rivestimento, sfruttando ancoraggi di tipo meccanico e lasciando una camera d’aria tra struttura portante e rivestimento.

Le facciate ventilate in sostanza creano uno ‘spazio vuoto’ tra la parete e il rivestimento in grado di favorire la traspirabilità dell’edificio grazie all’aria che passa. Lo strato di ventilazione, insieme al materiale isolante, permette di ridurre la dispersione di calore in inverno ed evitarne l’accumulo in estate.

Questa soluzione risulta performante soprattutto per le facciate orientate a sud e per le pareti definite “leggere”, come le case con struttura in legno o in acciaio e tamponamenti a secco tipo cartongesso o lastre sottili di cemento.

E’ una tecnica costosa ma consente una certa flessibilità architettonica e di scelta nelle finiture.

Finestre moderne ultra isolanti

I serramenti di ultima generazione sono molto isolanti. Credits image solsystem

Anche le finestre sono importanti per bloccare le dispersioni di calore (gli spifferi) risparmiando conseguentemente sulle bollette. Un serramento performante vuol dire anche riduzione dei rumori provenienti dall’esterno.

Gli infissi attualmente in commercio sono tutti efficienti in termine d’isolamento termico perché devono rispettare delle normative.

La scelta, quindi, è nel materiale delle finestre:

  • in PVC: sono in assoluto le più economiche, sono resistenti agli agenti atmosferici;
  • in legno: sono belle esteticamente, tradizionali, ma richiedono manutenzione all’esterno;
  • l’alluminio: materiale ultra resistente, può essere verniciato in modo tale da sembrare un legno laccato;
  • legno e alluminio: il compromesso tra il tradizionale legno e il più moderno alluminio, usufruendo dei vantaggi di entrambi, è scegliere infissi che abbinano entrambi questi componenti. Il legno nella parte interna, magari da abbinare allo stesso colore delle porte, e all’esterno l’alluminio che richiede meno manutenzione rispetto al materiale naturale per eccellenza.

Le finestre attuali hanno doppi o tripli vetri che permettono una migliore vivibilità all’interno della casa: garantiscono sia isolamento termico che acustico. In sostanza, tra un vetro e l’altro, vi è una camera d’aria, uno spazio che funge da isolante, e, infatti, se controlli, i vetri esterni e interni hanno temperature diverse (ad esempio, quello dentro è più caldo d’inverno, più fresco d’estate).

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I vetri migliori sono quelli temperati, a più strati, evitano infiltrazioni, umidità e appannamenti. Se abiti al primo piano in città, esistono anche vetri anti-sfondamento per aumentare la sicurezza, evitando che ti entrino i ladri in casa dalla finestra.

L’impianto fotovoltaico per una casa

Impianto fotovoltaico su tetto di abitazione. Credits image vimaximpianti.it

Se fai una ristrutturazione importante, in cui si interviene sopra al 50% della superficie disperdente dell’involucro edilizio (pavimenti, tetto, finestre, pareti) ci sono degli obblighi normativi sull’utilizzo di fonti rinnovabili e sul basso consumo energetico.

Che tu abbia l’obbligo o no, il fotovoltaico è utilissimo ed ha tanti vantaggi, inoltre negli ultimi anni i suoi costi si sono molto abbassati.

Come funziona il fotovoltaico

Come funzionano i pannelli fotovoltaici. Credits image pannelli-solari24.it

Come funzionano i fotovoltaici che ormai vedi sopra alla gran parte dei tetti delle case? Si tratta di pannelli rettangolari con diversi moduli assemblati (il numero dipende dalla potenza che scegli), essi sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica.

Le celle incanalano i raggi e li trasformano in energia, attraverso materiali sensibili alla luce solare (principalmente il silicio). L’inclinazione ideale è 30° e la posizione migliore è il lato sud.

Gli impianti di connessione alla rete elettrica ti permettono di consumare l’energia autoprodotta dai pannelli fotovoltaici durante le ore di luce e sole, ma se la luce è insufficiente o hai bisogno di più energia di quanto l’impianto riesca a produrne, non ti preoccupare, sarà la rete locale a soddisfare la tua richiesta.

Quando l’impianto, invece, l’impianto fotovoltaico produce più energia elettrica di quanta tu ne abbia bisogno, le “eccedenze” vanno immesse nella rete locale.

I tipi di fotovoltaico

Quali sono i tipi di pannello fotovoltaico tra i quali scegliere per la tua casa?

  • i pannelli fotovoltaici cristallini: sono costituiti da moduli in silicio monocristallino e hanno un’efficienza del 15-20%, però costano tanto, per questo motivo sono poco diffusi;
  • pannelli fotovoltaici policristallini: a differenza dei cristallini hanno un’efficienza minore, pari al 13%, però costano molto meno, per questo sono in assoluto i più diffusi commercialmente;
  • pannelli fotovoltaici a film sottili: si basano sul silicio amorfo ma hanno una resa nettamente inferiore, pari al 6%. In compenso offrono le migliori prestazioni quando le temperature sono elevate o la luce non è molto diffusa. Inoltre possono seguire le forme curve, per questo sono utilizzati solo sopra grandi superfici come coperture di aziende, e/o sopra tetti dalle forme arrotondate.

I vantaggi del fotovoltaico

Nonostante gli incentivi per i fotovoltaici negli anni siano diminuiti, inoltre nei restauri importanti e nelle nuove costruzioni sia obbligatorio realizzare un impianto (senza poter usufruire di detrazioni), i vantaggi sono ancora molti, anche economici.

Eccoli:

  • il fotovoltaico non va calcolato come un costo, ma un investimento: si recupera il capitale investito in 6 anni, o in 12 nel caso acquisti anche l’accumulo, una vera e propria batteria che ti consente di conservare l’energia in eccedenza prodotta dai pannelli per autoconsumarla quando ti serve;
  • i suoi prezzi in discesa: oggi il fotovoltaico costa circa un terzo rispetto a solo pochi anni fa;
  • riduzione delle bollette dell’energia elettrica grazie al consumo di energia autoprodotta;
  • pochissima manutenzione: dopo circa 25 anni va fatta solo la sostituzione dell’inverter, vi sono altri piccoli interventi ordinari (per migliorare il rendimento, andrebbero lavati almeno una volta ogni 1-2 anni);
  • oltre al risparmio in bolletta grazie all’auto-consumo, ottieni la remunerazione dell’energia immessa in rete attraverso lo “scambio sul posto” o la vendita (“ritiro dedicato”) dell’energia al GSE (Gestore Servizi Energetici);
  • è una scelta ecologica: sfrutti l’energia del sole riducendo le emissioni inquinanti.

L’illuminazione Led in casa

Sapevi che una buona illuminazione led consente un grande risparmio in bolletta? Credits image ilfaroonline.it

Lo sapevi che nel 2012 sono state mandate in pensione le vecchie lampadine a incandescenza, in quanto consumavano tantissima energia?

Rappresentavano un inutile spreco e sono state sostituite con lampadine a basso consumo più performanti.

Oggi, la tecnologia più moderna che consente di illuminare la tua casa in modo potente e a consumi davvero irrisori, è quella dell’illuminazione Led.

Come funziona l’illuminazione Led

Led è la sigla in inglese di Light Emitting Diode che in Italiano significa “diodo a emissione di luce”.

Si tratta di un’illuminazione “allo stato solido” cioè la generazione della luce è ottenuta mediante dei semiconduttori anziché utilizzando un filamento (come il tungsteno nelle vecchie lampadine a incandescenza) o un gas (come i neon).

Negli ultimi anni sono stati realizzati Led con efficienza sempre più elevata e in una gamma di colori sempre maggiore. L’illuminazione Led è utilizzabile sia per interni che per esterni.

I vantaggi dell’illuminazione Led

L’illuminazione Led è davvero conveniente per tanti motivi:

  • risparmio energetico: è palese il bassissimo consumo elettrico dei Led, ad esempio una lampadina Led da pochissimi watt produce la stessa luminosità di una vecchia lampadina che ne consumava almeno 40 o 60;
  • vita lunga: la durata media di una lampada a led è tra i 15 e i 25 anni, mentre le vecchie lampadine a filamento duravano circa 1 anno e quelle alogene 2 – 3 anni;
  • non scottano: anche i LED generano calore, ma lo trattengono al loro interno, perché l’involucro è in grado di controllare il calore generato e di smaltirlo verso dissipatori esterni;
  • compatibili con tutti gli attacchi: anche se hai già tutti i lampadari, non serve che li cambi, basta acquistare lampadine Led compatibili.

Impianti termici con fonti rinnovabili

Anche la progettazione e la realizzazione di impianti è ormai orientata all’uso di fonti di energia rinnovabile e tecniche che possano ridurre l’impatto ambientale. Ecco gli impianti più ecologici.

Impianti con pompa di calore

Pompa di calore per riscaldare casa. Credits image da riscaldamentoapavimentosulweb.it

La pompa di calore è un impianto che produce energia termica (per riscaldare gli ambienti e per l’acqua calda sanitaria ed eventualmente anche per il raffrescamento) utilizzando una quota di fonte di energia rinnovabile proveniente dall’aria, dalla terra o dall’acqua a seconda della tipologia di macchina scelta.

Lo conosci il principio di funzionamento delle pompe di calore? Se non ancora, te lo spiego subito. In parole tecniche, si tratta di un circuito frigorifero nel quale il calore sottratto da un ambiente a bassa temperatura (per esempio l’ambiente esterno ad una casa) viene trasferito ad un secondo ambiente che si trova ad una temperatura più alta (per esempio l’interno della casa stessa o nel serbatoio dell’acqua calda sanitaria).

Questo processo implica l’uso di energia termica (calore) già disponibile in natura (nell’aria, nell’acqua ecc.), quindi sono ad energia rinnovabile ed ecologica.

Tale tecnologia negli ultimi anni si è diffusa anche per ottemperare alle norme che richiedono di soddisfare la copertura di una quota di fabbisogno energetico dell’abitazione proveniente da fonti rinnovabili.

Caldaie a biomassa

Impianto con caldaia a biomassa. Credits image renatogottardo.it

Le caldaie a biomassa sono tutte quelle che sono alimentate con combustibile di tipo biomassa. Ma quali sono i combustibili a biomassa?

Fondamentalmente sono questi tre:

  • pellet: scarti della lavorazione del legno assemblati in cilindretti pressati;
  • cippato: pezzettini di legno (possono usare anche noccioli di pesca, sansa ed altri residui vegetali secchi opportunamente lavorati);
  • legna: pezzi di legna da ardere.

Si tratta di caldaie che hanno un alto rendimento calorico, ecologiche e sicure. Lo svantaggio è che bisogna organizzarsi con il rifornimento del materiale.

Il sistema di ventilazione meccanica controllata per evitare di aprire finestre

Impianto vmc centralizzato. Credits Vortice parntership Aspiredil

Oggi il sistema vmc è sempre più diffuso, perché le nuove case o quelle appena restaurate, sempre più stagne (anche per sottostare alle normative europee), garantiscono alto isolamento e ridotto spreco energetico.

Zero spifferi e minori costi in bolletta quindi, a scapito però del ricambio d’aria. Ricircolo d’aria che deve pur essere garantito, o aprendo le finestre, creando un spreco di riscaldamento o raffrescamento, oppure realizzando un impianto di ventilazione meccanica controllata.

Cos’è la vmc

Si tratta di un sistema di ventilazione che rinnova l’aria negli ambienti interni di case, uffici e negozi, lavora con immissione di aria nuova ed estrazione diaria viziata .

La vmc può essere a singolo flusso oppure a doppio flusso, e sempre conta su un dispositivo di gestione dei flussi d’aria chiamato recuperatore di calore.

Lo scambiatore di calore presente nell’unità ventilante consente il recupero dell’energia dall’aria interna viziata che preriscalda quella fredda in entrata, con conseguente risparmio energetico.

Per approfondire leggi la guida: Conosci più da vicino i dettagli della vmc leggendo la guida del blog di Aspirastore

I componenti base di un impianto vmc sono rappresentati da:

  • bocchette di immissione dell’aria pulita;
  • percorsi dell’aria;
  • bocchette di estrazione;
  • sistema di convogliamento dell’aria estratta;
  • ventilatore.

Tipi di vmc

Devi sapere che esistono due tipi di impianti vmc:

  • sistemi vmc centralizzati: sono costituiti da una rete di canalizzazioni indipendenti, una linea dedicata alla mandata di aria nuova e pulita, e l’altra destinata alla ripresa dell’aria “viziata”ed insalubre, che lavorano simultaneamente. Sono sistemi ideali se stai costruendo un nuovo edificio, o stai facendo un restauro “pesante”;
  • sistemi vmc decentralizzati (detti anche puntuali): questi sono più adatti in caso di ristrutturazione o addirittura di abitazioni già esistenti e abitate. Si tratta di sistemi di ricircolo d’aria che lavorano in modo locale, e cioè per singole stanze. L’aria viene o immessa o estratta, a seconda che l’unità di ventilazione lavori in immissione o in estrazione.

Vantaggi vmc

Se ti sei già informato prima d’ora sui benefici di avere in casa la vmc probabilmente già saprai che è utile a contrastare la diffusione di fonti di inquinamento di tipo “indoor”.

Ma lascia che ti dica che questo non è l’unico dei vantaggi della ventilazione meccanica controllata, infatti:

  • evita la condensazione superficiale nelle pareti ad esempio dovuti ad un ponte termico o ad un ambiente particolarmente umido;
  • elimina la presenza di inquinanti quali composti organici volatili, anidride carbonica, fibre minerali, batteri, muffe, ecc… rendendo l’aria salubre;
  • scongiura il ristagno di gas radon emesso dal sottosuolo.

Oltre a garantire il benessere degli inquilini di casa grazie ad aria sempre pulita e sana negli ambienti interni, la ventilazione forzata evita anche la dispersione di calore e il conseguente spreco di energia.

Lo staff di Aspirastore.com può aiutarti con consulenza, fornitura e assistenza per nuovo impianto vmc

Elena Liziero

Giornalista specialista di edilizia innovativa

Sono laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Trieste. La mia passione da sempre è la scrittura in tutte le sue forme, da quella giornalistica (iscritta all’Ordine dei Giornalisti pubblicisti del Veneto dal 2003) a quella su web, per la creazione di contenuti che si posizionino al meglio sui motori di ricerca. Mi interesso in particolare di edilizia innovativa e rispettosa dell’ambiente anche nel blog casainnovativa.com

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